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La formazione aziendale è un processo strutturato e continuo finalizzato a sviluppare competenze strategiche nei collaboratori, migliorandone l’efficacia professionale e favorendo la crescita dell’organizzazione.
Oltre a concentrarsi sulle competenze tecniche (hard skill), assume particolare rilevanza la formazione focalizzata sulle soft skill, ovvero quell’insieme di capacità relazionali, comportamentali ed emotive indispensabili per navigare nei complessi contesti lavorativi di oggi.
In questo ambito si distingue la formazione comportamentale, che interviene sui comportamenti osservabili e sugli schemi di azione individuali e di gruppo. Questo tipo di formazione si basa su metodologie esperienziali e dinamiche di apprendimento attivo, mirate a modificare abitudini e stili relazionali consolidati. Si concentra su competenze quali la gestione dei conflitti, il problem solving collaborativo, l’intelligenza emotiva e la leadership situazionale, lavorando sui modelli di interazione sociale e sulle reazioni emotive dei partecipanti.
La formazione comportamentale si rivela cruciale per sviluppare un clima organizzativo più coeso, migliorare l’efficacia dei team e supportare le persone nel gestire il cambiamento, favorendo non solo un miglioramento individuale, ma un reale impatto sui processi aziendali e sulla cultura organizzativa.
La formazione esperienziale si basa sull’idea che l’apprendimento sia più efficace quando le persone sono direttamente coinvolte nelle attività. Questo approccio si ispira alla teoria dell’apprendimento esperienziale di David Kolb, che articola il processo in quattro fasi: esperienza concreta, osservazione riflessiva, concettualizzazione astratta e sperimentazione attiva. La partecipazione attiva permette di trasformare le esperienze in competenze pratiche, rafforzando la capacità di affrontare situazioni reali in ambito lavorativo.
Un dato significativo a supporto di questa metodologia è che le persone ricordano:
Questo rende evidente come l’esperienza diretta sia fondamentale per un apprendimento duraturo e significativo.
La formazione esperienziale, inoltre, si integra con il modello di Bruce Tuckman sulle fasi di sviluppo dei gruppi: formazione (forming), conflitto (storming), normazione (norming), prestazione (performing) e conclusione (adjourning). Attraverso attività pratiche e coinvolgenti, i partecipanti non solo affrontano sfide concrete, ma anche dinamiche di team che migliorano coesione, comunicazione e capacità di collaborazione, ottenendo un impatto positivo e tangibile a livello individuale e organizzativo.
Abbiamo visto che integrare attività pratiche in un percorso di formazione team building o formazione aziendale alleggerisce lo sforzo dell’apprendimento, rendendolo più spontaneo e naturale. I partecipanti imparano facendo, e questo favorisce una comprensione rapida e duratura. L’esperienza diretta permette di applicare subito le nuove competenze, migliorando la loro efficacia.
Le attività esperienziali di Made In Team possono essere inserite in qualsiasi corso di formazione, a prescindere dal docente. Inoltre, possiamo fornire docenti esperti qualora il cliente desideri attivare nuovi corsi. Questo rende la nostra offerta flessibile e adatta a ogni esigenza di formazione aziendale, migliorando le performance di team e individui.
Inizia ora a potenziare i tuoi corsi con le nostre attività esperienziali e scopri come il nostro approccio può fare la differenza nel tuo team.
Per ogni intervento di formazione esperienziale o corso formazione aziendale e comportamentale commissionatoci la Made In Team affiderà l’incarico alla ONG Bambini del Deserto ONLUS – tramite il suo programma Green Re-Evolution – di piantare alberi a nome del cliente, che riceverà dalla ONG un attestato che ne certificherà la piantumazione.
La piantumazione di un albero rappresenta molto più di un semplice gesto: dietro di essa si cela un’intera filiera di impegno e collaborazione. Si parte dalla creazione di vivai, dove gli alberi vengono fatti nascere e curati; si passa poi attraverso il lavoro di chi li pianta, li accudisce e ne garantisce la crescita; e infine si arriva a coloro che, nel tempo, potranno godere dei frutti e dei benefici che l’albero offre.
Allo stesso modo, le attività di team building sono molto più che un semplice gioco: sono un processo nascosto e strutturato, fatto di dinamiche che, passo dopo passo, aiutano il tuo team a crescere, imparare a collaborare e raggiungere risultati condivisi. Ogni gesto, ogni partecipante e ogni momento hanno un ruolo fondamentale, proprio come nella cura di un albero.
MADE IN TEAM SRLS – Team building aziendali
P.IVA IT14397921009 – R.E.A. RM 1518017
Da 4 ore a 2 giorni
Da 5 a 150
Outdoor & Indoor
Il progetto SocialTeamBuilding®: Giochi per l’Africa coinvolge i partecipanti in un’attività di team building solidale con l’obiettivo di costruire giochi da esterno, come altalene, dondoli e cavallucci a molla, e giochi didattici, come puzzle e mappe 3D, destinati a villaggi e scuole in Africa.
Divisi in team da 8 a 12 membri, i partecipanti affronteranno tutte le fasi di un vero progetto aziendale, trasformando il legno grezzo in un prodotto finito.
Il percorso partirà dall’analisi delle risorse disponibili – sia materiali (strumenti, ferramenta, materiali da costruzione) che competenze interne al team – proseguendo con la progettazione, la costruzione e la gestione delle criticità, fino alla fase finale di decorazione.
La decorazione è fondamentale: giochi colorati e accattivanti non sono solo strumenti di divertimento, ma veri mezzi di attrazione che incentivano i bambini a frequentare scuole e strutture educative spesso poco conosciute o valorizzate.
La costruzione di più giochi contribuisce a creare un autentico polo di attrazione. Per questo motivo, sarà essenziale collaborare non solo all’interno del proprio team, ma anche con gli altri gruppi, favorendo dinamiche inter-team e superando la logica dei “silos” per adottare una visione condivisa.
Durante tutta l’attività, esperti team trainer garantiranno la sicurezza delle strutture e offriranno supporto tecnico quando necessario.
I giochi completati saranno consegnati e installati da Made in Team, e i partecipanti riceveranno foto documentative per testimoniare l’impatto concreto del loro contributo.
Da 4 ore a 2 giorni
Da 5 a 200
Outdoor & Indoor
Il progetto SocialTeamBuilding®: Parco Giochi coinvolge i partecipanti in un’attività di team building solidale con l’obiettivo di costruire un parco giochi destinato a case d’accoglienza madre-bambino, centri diurni per minori o associazioni.
Divisi in team da 8 a 12 membri, i partecipanti riceveranno tutti i materiali e gli strumenti necessari per assemblare una struttura gioco per team, composta da un corpo rialzato e uno scivolo. Le diverse strutture potranno essere collegate tra loro con ponti tibetani e altalene, creando un parco giochi completo e funzionale.
L’attività stimola la collaborazione, con ruoli sia organizzativi che operativi, e sarà supportata da team trainer che offriranno assistenza in caso di difficoltà.
Esercizi mirati, come lo scambio dei team o la condivisione dei materiali, favoriranno dinamiche di collaborazione sia all’interno dei gruppi che tra i diversi team.
Da 1 a 6 ore
Da 5 a 300+
Outdoor & Indoor
Durante un’attività di Soft Training, il team sarà coinvolto in giochi di team building dinamici e coinvolgenti, progettati per sviluppare le competenze di collaborazione e teamworking.
Disponiamo di oltre 10 giochi differenti, tutti accomunati da un elemento chiave: l’obiettivo di performance può essere raggiunto solo attraverso una collaborazione efficace tra i membri del team. In base al tempo a disposizione, ogni team affronterà più giochi: la varietà e il susseguirsi delle prove permetteranno al gruppo di sperimentare diverse dinamiche e strategie, individuando quelle più performanti.
Per chi desidera un approccio in stile “Olympic Games”, è possibile far affrontare lo stesso gioco contemporaneamente a più team, favorendo il confronto diretto.
Per un’esperienza più orientata all’analisi delle dinamiche di gruppo, i giochi possono essere svolti singolarmente da ciascun team, seguendo una rotazione che impegna tutti i gruppi contemporaneamente su giochi di team building diversi.
Da 1 a 4 ore
Da 3 a 400+
Outdoor
L’Orienteering Team Building nasce dall’orienteering sportivo, arricchito da soluzioni mirate per trasformarlo in un efficace strumento di team building aziendale.
L’obiettivo di ogni team è recuperare il maggior numero possibile di lanterne all’interno di un’area definita, solitamente naturale ma anche urbana nel caso dell’Orienteering Urbano.
I partecipanti avranno a disposizione risorse limitate, come un dispositivo GPS e una mappa georeferenziata dell’area di gioco. Ogni lanterna è identificata da coordinate (latitudine e longitudine) riportate in modo casuale su una lista delle lanterne fornita a ciascun team. Poiché la posizione delle lanterne è nota a tutti, sarà fondamentale raggiungerle prima degli altri team.
Per ottenere il massimo risultato, il team dovrà elaborare una strategia efficace e pianificare un percorso ottimale che consenta di raccogliere più lanterne possibili percorrendo il minor tragitto, evitando le aree non transitabili.
Tuttavia, come spesso accade, la pianificazione iniziale dovrà adattarsi alle condizioni reali del terreno. Sarà quindi essenziale che i team dimostrino flessibilità e capacità di aggiornare la propria strategia in base agli imprevisti e agli ostacoli incontrati (problem solving).
L’attività può essere strutturata in modalità competitiva, premiando i team che accumulano il maggior numero di punti, oppure in modalità collaborativa, valorizzando il punteggio complessivo raggiunto da tutti i team.
L’Orienteering Team Building può essere arricchito collegando il risultato raggiunto dall’organizzazione (intesa come “insieme di team che collaborano per un obiettivo comune”) a progetti di responsabilità sociale, come la piantumazione di alberi o il sostegno a iniziative benefiche, stimolando quindi un contesto di collaborazione inter-team.
Da 2 a 4 ore
Da 5 a 30
Indoor
Il C.S.I.: Team Building è un format esperienziale immersivo basato su un role play investigativo. I partecipanti, suddivisi in team da 5 a 10 membri, saranno coinvolti dal Crisis Manager Andrea Muller e dalla pattuglia della Security guidata dall’agente Marino Spada nella risoluzione di un crimine informatico che ha colpito l’azienda tramite i partecipanti stessi. Per farlo, dovranno unire capacità deduttive e applicare tecniche forensi ispirate alle reali metodologie delle accademie investigative.
I team saranno messi alla prova con sfide stimolanti, tra cui:
– rilevare impronte digitali su oggetti sospetti;
– superare un sistema di allarmi laser in stile “Entrapment” per recuperare il sistema da cui è partito l’attacco;
– tentare di forzare una cassaforte;
– analizzare video di sorveglianza per individuare movimenti sospetti;
ogni indizio raccolto sarà una risorsa per ricostruire la dinamica degli eventi.
Al termine delle prove, i team dovranno analizzare e sintetizzare le informazioni raccolte attraverso un brainstorming di gruppo per elaborare un rapporto conclusivo con la ricostruzione dettagliata dello svolgimento dei fatti e della “trama del crimine”.
Una grande mole di informazioni, tra dati rilevanti e indizi fuorvianti, simulerà una situazione tipica del mondo aziendale di oggi, dove si ha accesso immediato a enormi quantità di dati, ma non sempre è chiaro quali siano davvero utili. Saper filtrare, selezionare e sintetizzare correttamente le informazioni sarà fondamentale per non perdere di vista l’obiettivo e risolvere il caso.
Questa metafora si rivela particolarmente efficace per sperimentare la gestione di dati complessi e affinare le capacità di problem solving, pensiero critico e analisi strategica.