
Due team di incontrano durante lo svolgimento di un orienteering, chi dei 2 avrà adottato la strategia più efficace?
L‘Orienteering Team Building è un’attività di team building evoluzione dell’orienteering, disciplina sportiva che ha origine nel XX secolo nei Paesi Scandinavi, durante la quale i team dovranno studiare una strategia per raggiungere – in ambienti loro sconosciuti come può essere un bosco o una città – quante più tappe (chiamate waypoint) possibili. Molte società e associazioni che si occupano di orienteering sportivo propongono i propri servizi anche alla clientela business come attività di team building.
Tuttavia sono molte differenze, sia pratiche che concettuali, fra un orienteering sportivo e un’attività di Orienteering Team Building, vediamole brevemente per poi concentrarci sulle metafore aziendali che possono essere sviluppate durante un Orienteering Team Building.
ORIENTEERING TEAM BUILDING O ORIENTEERING SPORTIVO?
La valutazione del risultato di un orienteering si basa sul numero di waypoint che il singolo, o il team nel caso di attività di gruppo, riesce a raggiungere. Nell’Orienteering Team Building la quantità dei waypoint recuperati è solo una statistica, l’interesse è volto a come il team è riuscito a organizzarsi per il raggiungimento dei waypoint e come ha affrontato gli imprevisti trovati lungo il percorso.
Anche gli strumenti utilizzati sono diversi in quanto nell’Orienteering Team Building non vengono utilizzate bussole bensì dispositivi GPS. Benché la bussola sia più “esotica” necessita di una fase di formazione molto lunga, non compatibile con le tempistiche di una attività di team building aziendale. Anche le distanze percorribili non sono conciliabili con l’uso della bussola: in un Orienteering Team Building i waypoint si trovano a poche decine – massimo qualche centinaio – di metri fra loro, con queste distanze la bussola, specie in mani non esperte, non permette un adeguato grado di precisione.

La lanterna usata durante un orienteering sportivo: finalità diverse necessitano di strumenti diversi.
Nell’organizzazione di un orienteering sportivo i waypoint sono segnalati con dei dispositivi facilmente riconoscibili a lunga distanza (chiamati lanterne) in cui, grazie ad un marcatore univoco, il partecipante potrà “certificare” il proprio passaggio. L’Orienteering Team Building, essendo una attività di team building e non una competizione sportiva (se vuoi approfondire le differenze fra svolgere un’attività sportiva, anche di gruppo, ed un team building puoi leggere questo articolo), utilizza una concettualizzazione diversa che mette il team di fronte a una scelta: investire tempo nel ricercare la lanterna o procedere per raggiungere il waypoint successivo? Le lanterne di un Orienteering Team Building sono dei piccoli tesserini (durante la preparazione dell’attività ne vengono posizionate a decine nell’area di svolgimento), presenti singolarmente su ogni waypoint. Questo accorgimento farà sì che i team, raggiunto il waypoint, debbano ricercare la lanterna nell’incertezza della sua effetiva presenza: se un team è passato prima di loro questa potrà già essere stata recuperata. Di fronte al dubbio quindi, quale soluzione adotterà il team?
Accorgimenti come quello sopra descritto, ma ve ne sono molti altri, sono volti ad attivare un confronto intra-team, ma anche inter-team, rendendo così l’attività foriera di metafore: vediamole insieme.
LE METAFORE AZIENDALI
Prima di partire per la fase di ricerca dei waypoint, il gruppo dovrà progettare il percorso ritenuto maggiormente efficace, ovvero quello che possa consentire al team di raggiungere per primo il maggior numero di waypoint percorrendo la minor distanza.
Già in questa prima fase il gruppo dovrà decidere quanto della risorsa tempo investire nella progettazione del percorso: investire troppo tempo vorrà dire “lanciarsi sul mercato” della ricerca dei waypoint in ritardo rispetto ai team “competitor”, al contrario potrebbe rivelarsi superficiale partire subito con la fase di ricerca, senza un accurato studio del territorio ed una programmazione specifica del lavoro da svolgere (ovvero della sequenza con cui raggiungere i waypoint), in quanto, benchè nell’immediato possa sembrare una strategia efficace, nel prosieguo dell’attività sarà evidente lo spreco di risorse sia in termini di tempo che di fatica: il team, non avendo analizzato correttamente tutti i waypoint presenti nel territorio, percorrerà lunghi tratti passando nelle vicinanze di waypoint sconosciuti senza raccoglierli.
IL LEGAME DELL’ORIENTEERING E LE ATTIVITA’ DI TEAM BUILDING SOLIDALE

E se l’obiettivo dell’orienteering fosse ritrovare le componenti per installare una pompa solare in un pozzo del deserto del Marocco?
E se nei waypoint i team non trovassero lanterne bensì materiale da donare ad un ente benefico? Il Social Team Building®: Action nasce dall’integrazione fra l’Orienteering Team Building e il Social Team Building®.
Progetti come il Social Team Building® (qui potrai scoprire tutti i progetti di team building sociale) possono essere facilmente legati all’attività di Orienteering Team building: i partecipanti nelle varie tappe troveranno le risorse per realizzare un progetto di team building solidale come ad esempio quello che permetterà loro di costruire giochi da donare a case famiglia. Se invece voleste dare una svolta più internazionale si può legare il progetto “Oasi”: che prevede di far ritrovare ai partecipanti il materiale necessario ad allestire un sistema di sollevamento delle acque sotterranee per creare una vera oasi nella regione desertica di Erracidia (Marocco orientale).
Se invece si volesse legare l’attività a una donazione – magari per un’associazione con la quale il cliente abbia già rapporti consolidati – è possibile far ritrovare sui waypoint un “budget”: quanti più soldi i team riusciranno a recuperare, tanto più sarà alta (entro il budget massimo prestabilito) la donazione che il cliente farà all’associazione beneficiaria. Conoscete per caso una motivazione più forte che possa spingere i partecipanti a dare il massimo?

Un Orienteering Team Building alternativo? In vespa per le Crete Senesi!
NON SOLO A PIEDI: IN 4X4, VESPA E VEICOLI STORICI
Ma gli Orienteering Team Building non si limitano ai percorsi a piedi, possono essere infatti organizzati anche prevedendo che i team si muovano a bordo di potenti fuoristrada, oppure in vespa o addirittura con caratteristici veicoli storici.
Ovviamente cambierà la tipologia di ambientazione e le distanze da percorrere ma l’efficacia dell’attività di team building resterà la stessa… e sarà ancor più divertente!