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About - EVENTS | TEAM BUILDING | DIGITALIl team building, com’è noto a chi già vi dedica tempo e risorse, rappresenta un’occasione per raggiungere obiettivi cruciali per la vita aziendale: unire la prevenzione alla risoluzione di conflitti e problematiche, e adottare un’ottica di sviluppo partendo dal cosiddetto “capitale umano” nel suo insieme.

Per conoscere meglio la materia, e orientarsi in seguito nel variegato mondo dei format inerenti le attività realizzabili, è bene tuttavia partire da un presupposto: gli effetti generati non riguardano “solo” il benessere di un collettivo inteso, in senso tradizionale, come gruppo di colleghi e pari livello in termini di inquadramento lavorativo e di mansioni svolte durante la giornata.

 

In orizzontale, ma non solo

Nei decenni scorsi l’espansione delle attività di team building nel mondo occidentale è andata di pari passo con il crescente riconoscimento dell’importanza di mettere il lavoratore al centro del “campo visivo”, unita all’importanza di fare tutto il possibile per migliorare costantemente il clima aziendale e incrementare lo spirito di gruppo dei lavoratori, promuovendo al contempo comportamenti virtuosi.

Lo sviluppo in tal senso, inestimabile in termini di progresso per il mondo delle organizzazioni, ha però presto rivelato ulteriori sfide, e il focus attentivo di chi si occupa di risorse umane e progetta interventi è andato su nuovi obiettivi da perseguire con altrettanta dedizione.

Fra questi, rivestono grande importanza il senso di appartenenza all’azienda e il grado di identificazione di chi ne fa parte con la carta dei valori della stessa. In sostanza, un lavoratore può non solo incrementare il proprio benessere sul posto di lavoro ed essere maggiormente coeso con coloro con cui condivide un ambiente dell’edificio, ma anche sentirsi convintamente parte di un tutto che è più della somma delle sue parti, e consiste in un organismo vivo che muove verso direzioni precise seguendo criteri e valori condivisi da chi, formandolo, ne intraprende il viaggio ogni giorno.

È evidente come al costante alzare l’asticella degli obiettivi in termini di ambizione debba necessariamente accompagnarsi una progressiva specializzazione della conoscenza, in materia di organizzazioni e di persone, di chi progetta e realizza; tale conoscenza, quindi, deve tradursi in output applicativi che possano portare nelle direzioni auspicate.

Un esempio può essere dato dal crescente livello di personalizzazione delle offerte del team building, con format strutturati non solo per soddisfare requisiti legati alla buona riuscita di un’attività ma anche per essere coerenti con elementi fondanti dell’identità e dei valori dell’azienda committente.

Agire insieme per ridurre le barriere
il team building come occasione di entrare in contatto con il managment

Un altro esempio di un aspetto valutabile in sede di progettazione ma con risvolti importanti in fase realizzativa è quello legato all’unire una visione “verticale” ad una “orizzontale”, proprio per attenuare l’uso di aggettivi come verticale e moderarne i significati impliciti, appartenenti a rigidità che nelle culture organizzative odierne si riscontrano sempre meno.

Un coinvolgimento del management nelle attività di team building, oltre a favorire l’attestarsi della figura direttiva come un leader e non come un capo grazie all’effettività del mettersi all’opera al fianco dei lavoratori e dello sperimentare uno status di “pari”, consentirà di praticare maggiormente l’immedesimazione e di accrescere una comunicazione spoglia delle limitazioni dovute a ruoli e impianti gerarchici eccessivamente strutturati. La partecipazione congiunta a un team building, sia esso materiale, improntato alla realizzazione di un oggetto concreto come nel caso del SocialTeamBuilding®, o legato al minding, come le nostre attività di team building Minding & RolePlay, genererà anche molte piccole occasioni di entrare reciprocamente in contatto con dimensioni “più umane” per qualunque diade di interlocutori si vada a formare, fornendo diversi ingredienti che favoriranno la generazione di meccanismi virtuosi pronti a fiorire col ritorno alla vita lavorativa.

Investire meglio per risparmiare in seguito

Quanto fin qui esposto, con una visione prospettica, si traduce in vantaggi economici per un’azienda. Se un investimento, per definizione, è una voce del bilancio in uscita nell’immediato ma legata ad un ritorno futuro, il team building può a tutti gli effetti considerarsi tale. Il benessere del collettivo e di chi lo compone citati in apertura, unitamente agli effetti del team building presentati in seguito e inerenti aumento di identificazione con l’impianto valoriale e la rotta tracciata dall’azienda, incremento del senso di appartenenza, miglioramento della comunicazione e del tipo di relazioni fra le persone, e abbattimento delle barriere fra il management e la forza lavoro, si traducono tutti in un impatto positivo sulla motivazione e sulle performance dei gruppi di lavoro, notoriamente legati a filo doppio. Persone motivate e performanti, unite in team coesi, vedranno quindi prender vita fenomeni quali il turnover, il burnout e quant’altro possa scaturire dall’insoddisfazione lavorativa con percentuali sensibilmente inferiori su base annuale, triennale e quinquennale; tutto ciò si tradurrà in una progressiva riduzione di costi che altrimenti impatterebbero in maniera crescente e invalidante sui bilanci. Infine, un capitale umano motivato, performante e soggetto il meno possibile a fenomeni di “porte girevoli” fornirà gli strumenti ideali al management per una pianificazione a medio-lungo termine ambiziosa, volta a creare valore e soprattutto realisticamente affidabile in termini di successi e coerenza fra esiti attesi ed esiti successivamente registrati.

dott. Hermes Morales

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