Ieri
Il 30 ottobre 1938, in una serata che ha rappresentato uno spartiacque artistico per la cultura americana, il celebre (ma allora molto giovane) Orson Welles annunciò dai microfoni della CBS l’avvenuto sbarco di astronavi marziane nel New Jersey. Il pubblico di ogni parte degli Stati Uniti ne fu profondamente scosso, dando vita ad una delle storie più famose della cultura occidentale del XX° secolo. Welles, che nei decenni successivi si sarebbe distinto per i grandi successi come regista, attore, produttore e sceneggiatore (ruolo, quest’ultimo, che gli permetterà di vincere il Premio Oscar 4 anni dopo), non comprese il fenomeno che aveva scatenato fino al giorno dopo, quando gli furono riportati i racconti di case svuotate e chiese riempite di folle sconvolte; stando alla sua versione, trovava addirittura noioso l’adattamento della storia di H.G. Wells che la sua stessa voce aveva portato nelle case della sua nazione.
Ancora oggi è difficile stimare con precisione l’onda d’urto che derivò da quei racconti di oggetti cilindrici e di entità aliene ostili. Le ricostruzioni narrano della telefonata di un uomo al centralino del New York Times, che avrebbe chiesto “A che ora è la fine del mondo?” offrendo lo spunto per il titolo di una celebre canzone dei R.E.M. di quasi 50 anni dopo. Un critico, inoltre, sostenne che l’eco della vicenda fu tale da generare un ulteriore e imprevedibile contraccolpo: quando, quasi 3 anni dopo, fu data notizia dell’attacco alla base navale di Pearl Harbor, molti americani pensarono ad uno scherzo.
Da questa storia, come da altre, è possibile intuire la potenza della radio sul piano comunicativo; partendo da questa consapevolezza, profondamente radicata a tutte le latitudini del nostro pianeta, Made in Team ha ideato un format artistico di grande impatto: il team building Messaggio Radiofonico.
Oggi

Infine, dopo aver apposto la loro firma sullo stile di ogni aspetto artistico, i team si ritroveranno per rivestire un ruolo in più: quello del pubblico.